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I fascisti attaccano borgo Torto

Borgo Torto, come gli altri borghi raccolti nella zona Saffi-Naviglio, sopportarono con coraggio e decisione la pressione esercitata dalle Camicie nere per tutta la durata dell’assedio. Una rete di vie e borghi, difficili da difendere, circondati dalla presenza nemica e costantemente esposti agli attacchi che premevano.

Comandati da Carlo Coloriti, soprannominato il “capitano di borgo Torto”, gli Arditi del popolo non mollarono di un metro di fronte ai numerosi tentativi di incursione, protetti da due barricate, una che si affacciava su strada Saffi e l’altra su borgo Valorio

Già a partire dal 2 agosto si verificarono i primi scontri. Il 3 agosto in occasione dell’ennesimo tentativo di penetrare nel borgo, i fascisti provarono una prima incursione partendo da viale Mentana, tentando di sorprendere i difensori passando per Stradello San Girolamo, ma niente da fare, vennero respinti. Riprovarono questa volta partendo da strada Vittorio Emanuele (oggi strada Repubblica), infilandosi per borgo Valorio, ma anche qui vennero respinti.

Il giorno successivo, il 4 agosto, mentre in Prefettura si stava mediando per un cessate il fuoco, le squadre fasciste si lanciarono in un nuovo, massiccio, assalto, come raccontato da “L’Internazionale”:

E’ in borgo Valorio che s’è svolta una breve eroica battaglia. La vi sono costruiti ostacoli per impedire un’azione di sorpresa da parte dei fascisti e sono presidiati e difesi da una squadra di eroi: una diecina. L’attacco viene e con forze preponderanti.
I fascisti scendono da viale Mentana per lo stradone S. Cristoforo; incalzano da via Vittorio Emanuele. I difensori si dividono opportunamente in tre fruppi e sostengono l’urto di alcune centinaia di banditi che sono costretti a ritirarsi.
(La difesa di una trincea in Borgo Valorio, in “L’Internazionale”, 12 agosto 1922).

Nonostante la sconfitta bruciante, i fascisti provarono a salvare l’onore vantandosi di essere riusciti a strappare una bandiera rossa dalla barricata, come registra lo stesso Italo Balbo nel suo diario: “presa d’assalto una barricata in corso Valorio: è rimasta in possesso dei fascisti la bandiera rossa”. In realtà poco più di uno straccio rosso appoggiato su un muro più avanti della barricata.

 

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Borgo Torto oggi porta il nome di via Corso Corsi. Notare anche il cambio di nome di borgo Stallatici, oggi via Dalmazia.

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