Luogo: Borgo della Trinità 5
Situata al confine settentrionale della città storica, a pochi passi dalla stazione ferroviaria e dal Duomo, si trovava immersa in una dei rioni popolari più poveri della città, protagonista dei fatti più tumultuosi che segnarono il conflitto sociale del periodo 1921-1922, in particolare durante le giornate dell’agosto ’22.
All’interno del suo perimetro vennero spesso nascoste armi come non mancò di ricordare Otello Neva, giovane ardito del popolo abitante in via XX settembre: “Noi avevamo una chiesa lì, della Trinità, il parroco […] ci assisteva, ci incoraggiava” (Archivio Isrec Parma, Fonto Testimonianze, Testimonianza di Otello Neva).
Il parroco in questione era don Giuseppe Orsi, che visse con preoccupazione e partecipazione quel difficile periodo, affidando al Liber Cronicon le riflessioni e il racconto degli eventi. Il 22 aprile del 1921, ad esempio, annotava a proposito di “una vera e propria battaglia” avvenuta pochi giorni prima – il 19 aprile – in borgo Naviglio:
Il triste retaggio della guerra quantunque vittorioso è stato una grande miseria ed una oscena competizione di partiti; con questa terribile aggravante che la consuetudine al delitto, la famigliarità col sangue e la dimenticanza di ogni legge di mitezza e di umanità, ci ha restituito pessimo quel mondo già cattivo che si è gettato nell’orribile crogiuolo. Così a sera del 22 aprile 1921 [in realtà 19 aprile] abbiamo un episodio, di cui teatro è proprio la nostra parrocchie e che purtroppo non sarà che il preludio della guerra civile.
Da tre o quattro mesi comunisti e fascisti si insultano e venivano a vie di fatto con qualche scambio di colpo di arma da fuoco. Non si sa come proprio questa sera del [19] aprile mentre passava in borgo delle Colonne un gruppo di fascisti cantando si è udito un colpo di rivoltella: è stato un incendio. In un baleno la battaglia si è portata in borgo Naviglio; numerosissimi fascisti e forza pubblica sono accorsi e si è accesa la lotta, accanitissima con un fuoco fantastico intorno al quartiere Naviglio, Borgo del Vescovo [via XX settembre], Borgo Strinato [via Felice Cavallotti], Via Trinità ed è durato fino alle 2 del [20] fintanto che non vennero le autoblindate a circolare per l’improvvisato campo di battaglia.
Avemmo 5 ore di combattimento e per fortuna un solo morto [Italo Strina], ma la popolazione è rimasta terrorizzata. Ma non era che la prima prova.
(citato in M. Minardi, Le “trincee del popolo”. Borgo del Naviglio, rione Trinità, Parma 1922, Ediesse, Roma, 2012).
Don Giuseppe Orsi (Berceto 1886-1970), parroco della chiesa SS. Trinità dal 1918 al 1927 (foto Luigi Vaghi, tratta da: T. Marcheselli, Parma di una volta, Step, Parma, 2006).
Come aveva profetizzato don Orsi, non si trattava di uno scontro isolato, ma “il preludio della guerra civile“. Poco più di un anno dopo, ai primi di agosto del 1922, quelle stesse strade – e la chiesa della Santissima Trinità – furono sconvolte da scontri durissimi. Don Orsi annotò così nel Liber Cronicon gli eventi di quei giorni:
2 agosto 1922. Per la seconda volta, ma in forma molto più vasta e preoccupante è stata convertita la parrocchia in campo di battaglia. Il partito socialista ha dichiarato sciopero generale anche nei servizi pubblici; il partito fascista ha lanciato al partito socialista la sfida che se lo scioperò durerà oltre le 48 ore si sostituirà al governo per stroncarlo con le feroci rappresaglie.
Il partito socialista accetta la sfida, ma il giorno tre agosto oltre 10.000 (diecimila) fascisti armati con fucili militari, conniventi l’autorità, invadevano la città. I socialisti dei quartieri popolari come il nostro scavarono trincee nella via e vi si appiattirono pronti alla difesa.
Alle 22.30 del tre agosto incomincia la fucileria da ogni parte intorno al nostro quartiere e à termine solo alle 14 del giorno dopo, per occupazione militare della città. La popolazione è sempre in preda al panico più vivo, e purtroppo si teme che la triste storia che dobbiamo vivere specialmente noi di questi disgraziati quartieri, non sia ancora che alla prima pagina.
(citato in M. Minardi, Le “trincee del popolo”. Borgo del Naviglio, rione Trinità, Parma 1922, Ediesse, Roma, 2012).
Il “trincerone” di via XX settembre, rione Naviglio, agosto 1922.