Una barricata fatta principalmente di banchi scolastici prelevati dalle scuole adiacenti, eretta a difesa dell’Oltretorrente contro le possibili incursioni fasciste che, attraversando il ponte Caprazucca, potevano giungere dall’altra sponda del torrente Parma.
Sebbene il ponte fosse presidiato dall’esercito, quello restava il fronte più caldo in Oltretorrente. Gli antifascisti non erano poi così sicuri che i militari sarebbero intervenuti in caso di assalto squadrista, mentre i tiratori fascisti appostati sugli edifici sull’altra sponda del torrente (bagni pubblici e scuole di S. Marcellino) sparavano costantemente contro i borghi insorti. Vi era poi il rischio che il nemico potesse attraversare il letto prosciugato del torrente. Occorreva stare vigili.
Barricata in via Benassi, agosto 1922. La foto guarda verso ponte Caprazucca (foto Amoretti).