In quelle giornate di agosto, Barriera Bixio rappresentava il principale varco d’accesso ai rioni dell’Oltretorrente. Questo era quindi il punto di maggiore vulnerabilità del sistema difensivo, organizzato in fretta e furia dagli antifascisti. Se i fascisti fossero riusciti a penetrare strada Nino Bixio, sarebbero potuti giungere al cuore dell’organizzazione difensiva predisposta dagli Arditi del popolo.
Barricata di strada Bixio, agosto 1922. La foto guarda verso barriera Bixio (foto Amoretti).
Non restò che erigere barricate e ostruzioni di fortuna nei punti giudicati più idonei lungo la via utilizzando soprattutto ciottoli di pietra e lastroni di granito, divelti dai marciapiedi e dal fondo stradale.
Nonostante i timori, pare che i fascisti non attaccarono quel settore. Era probabilmente troppo rischioso. Ritrovarsi intrappolati in mezzo alla via, attaccati da tutti i lati e senza nessuna protezione aveva convinto i comandanti fascisti a desistere e concentrare i propri attacchi altrove.
Barricata posta in strada Bixio, all’altezza di via Benassi, agosto 1922 (foto Amoretti).