Luogo: Parma, borgo del Naviglio
Da alcuni giorni si susseguono scontri in città tra fascisti e socialisti. Il 13 aprile, i fascisti avevano assaltato la sede della Camera del lavoro dell’Unione sindacale parmense (anarchica). Il 19 la situazione degenera. Casus belli: una bandiera rossa issata nei pressi della casa del deputato socialista Guido Albertelli, all’angolo tra borgo Stallatici (attuale via Dalmazia) e via Saffi. I fascisti ritennero il gesto una provocazione e ne imposero la rimozione. Nonostante i tentativi di mediazione di Albertelli, la situazione degenerò. I fascisti si misero all’inseguimento di un gruppo di socialisti, fuggiti cantando “bandiera rossa” in direzione borgo delle Colonne. Giunti all’altezza di borgo del Naviglio, gli inseguitori furono accolti da alcune revolverate. Fu l’inizio della battaglia, durata ininterrottamente quattro ore, al termine della quale restava a terra il corpo senza vita di Italo Strina, veterano di guerra e socialista. Don Giuseppe Orsi, parroco della chiesa della Santissima Trinità, posta a pochi metri dal luogo della battaglia, trascrisse nel Liber Cronicon gli eventi di quella notte:
Il triste retaggio della guerra quantunque vittorioso è stato una grande miseria ed una oscena competizione di partiti; con questa terribile aggravante che la consuetudine al delitto, la famigliarità col sangue e la dimenticanza di ogni legge di mitezza e di umanità, ci ha restituito pessimo quel mondo già cattivo che si è gettato nell’orribile crogiuolo. Così a sera del 22 aprile 1921 [in realtà 19 aprile] abbiamo un episodio, di cui teatro è proprio la nostra parrocchie e che purtroppo non sarà che il preludio della guerra civile.
Da tre o quattro mesi comunisti e fascisti si insultano e venivano a vie di fatto con qualche scambio di colpo di arma da fuoco. Non si sa come proprio questa sera del [19] aprile mentre passava in borgo delle Colonne un gruppo di fascisti cantando si è udito un colpo di rivoltella: è stato un incendio. In un baleno la battaglia si è portata in borgo Naviglio; numerosissimi fascisti e forza pubblica sono accorsi e si è accesa la lotta, accanitissima con un fuoco fantastico intorno al quartiere Naviglio, Borgo del Vescovo [via XX settembre], Borgo Strinato [via Felice Cavallotti], Via Trinità ed è durato fino alle 2 del [20] fintanto che non vennero le autoblindate a circolare per l’improvvisato campo di battaglia.
Avemmo 5 ore di combattimento e per fortuna un solo morto [Italo Strina], ma la popolazione è rimasta terrorizzata. Ma non era che la prima prova.
(citato in M. Minardi, Le “trincee del popolo”. Borgo del Naviglio, rione Trinità, Parma 1922, Ediesse, Roma, 2012).