In borgo Tanzi fu eretta una barricata in corrispondenza con l’attuale vicolo Grossardi, con l’obbiettivo di bloccare un’eventuale incursione fascista proveniente da Strada D’Azeglio.
La barricata era composta da carri di legno e mobilio, fortificata da materiale divelto dalle strade e dai marciapiedi. A pochi metri di distanza, era posta specularmente la barricata di borgo Santo Spirito, a blindare l’intera area nord-est di strada d’Azeglio.
L’altra estremità di borgo Tanzi, in prossimità del torrente, era invece protetta dalla presenza delle truppe dell’esercito che aveva sbarrato ponte Verdi, ponte di Mezzo e ponte Caprazucca per impedire ingressi e uscite dall’Oltretorrente. Proprio qui, il 5 agosto, vi fu un tentativo di incursione fascista guidato da Balbo: un centinaio di camicie nere, giungendo da strada Farnese tentarono di entrare in borgo Tanzi, con l’obbiettivo di raggiungere la Camera del lavoro di borgo delle Grazie. L’azione fu impedita dall’intervento dei militari.
Barricata di borgo Tanzi posta all’ingresso ovest, all’incrocio con vicolo Grossardi.