Luogo: Noceto
Uno degli obbiettivi privilegiati della violenza squadrista sono le amministrazioni “rosse”. Contro di esse si praticano violenze e intimidazioni di vario tipo, con l’obbiettivo di costringere la giunta alle dimissioni. In poche settimane molti sindaci della Bassa e del Medio Parmense subiscono aggressioni, come nel caso del sindaco di Soragna e quello di Fornovo Taro. Il primo luglio 1921 i fascisti aggrediscono il sindaco socialista di Noceto, Emilio Tagliavini. In una lettera Giovanni Faraboli scrive a Filippo Turati:
Emilio Tagliavini sindaco di Noceto, patriota interventista e candidato politico della lista dell’On. Berenini e quindi del partito dell’On. Bonomi ieri ebbe l’avviso dei fascisti con invito a rassegnare, coi suoi amici, le dimissioni dell’amministrazione[1]
[1] ACS, MI, PS, 1921, G1, b. 104, fasc. 221 “Parma, fascio di combattimento”, Regia Prefettura della provincia di Parma, Lettera inviata da Giovanni Faraboli a Filippo Turati, 12 luglio 1921.