Violenza Politica

Aggressione fascista ai sindacalisti di Eia

Luogo: Eia (Parma)

Il 27 aprile 1921 un gruppo di fascisti scatenò una serie di aggressioni contro i sindacalisti di Eia, località agricola alle porte di Parma. Ecco il resoconto de “L’Internazionale”:

In occasione della sagra in questa frazione ha avuto luogo una festa danzante ove numerosi giovani vi parteciparono fra i quali erano molti fascisti. Come si sa (e questa non è nuova) quest’ultimi incominciarono a fare delle provocazioni ed a cantare i loro inni patriottici. La serata passò calma, avendo i lavoratori, assai numerosi, sopportato le provocazioni in modo assai dignitoso e da gente superiore.
A tarda ora diversi fascisti, non ancora contenti, si recarono al luogo della bettola e quindi si dettero a sparare colpi di rivoltella ed a bastonare quanti trovarono. Furono feriti, leggermente, due nostri compagni, uno dei quali è un militare in licenza, certo Arlodi di Fraore. Dopo questa bravata, i fascisti, si recarono all’abitazione del compagno Pelaccini, nostro organizzato ove sfondarono la porta ed entrarono in casa chiedendogli se nessuno si trovava nell’abitazione. Avendo risposta negativa, lo insultarono indegnamente e si recarono alla casa del compagno Tagliavini ove non trovarono fortunatamente nessuno. Ma la loro ferocia non era ancora soddisfatta e pensarono di recarsi dal nostro amico Giuberti, ove bastonarono chi trovarono, fra i quali innocenti bimbi. Inoltre si recarono in una casa non ancora precisata ove usarono violenza contro una donna in istato di gravidanza, presentandogli la rivoltella. Infino rientrarono nei loro antri cantando inni nazionali e inneggiando all’Italia e alla Libertàs[1].

[1] Da Eia, in “L’Internazionale”, 30 aprile 1921.

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