Violenza Politica

Socialisti irrompono in festa da ballo, un morto

Luogo: Casale di Mezzani

L’11 settembre 1920, a Casale di Mezzani, durante una festa da ballo organizzata dal Partito popolare, una ventina di socialisti cercò di introdurvisi e di costringere l’orchestra a suonare “Bandiera rossa”. Intervennero due carabinieri, ai quali – aggrediti – gli fu strappata l’arma, usata per sparare contro la folla. Uno dei proiettili ferì mortalmente il musicista Glicerio Bianchini. Per l’aggressione furono condannati Cesare Tamani, Enrico Vascelli, Giuseppe Bertolotti, Ferrante Ghezzi e Paride Belli[1]

[1] ACSP, Tribunale di Parma, Processi definiti dalla Corte di Assise di Parma, 1921, b. 1177, fasc. “Procedimento penale contro Vascelli Enrico”. Si veda anche: L’omicidio di Casale dei Mezzani alle Assisi, in “Gazzetta di Parma, 20 giugno 1921.

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