Luogo: Ronco Campo Canneto, San Secondo, Trecasali, Sissa e Viarolo
La tensione tra sindacalisti e socialisti era altissima, dopo la rissa avvenuta pochi giorni prima a Basilicanova e l’uccisione del socialista Ercole Calzetti, prima vittima politica nel Parmense. Nella prima metà di agosto 1920 continuarono gli scontri tra le due fazioni che coinvolsero diverse località della Bassa parmense, con spari di arma da fuoco e feriti. Dinanzi allo stato di cose, dovettero intervenire le autorità – il sottoprefetto di Borgo San Donnino – per mediare tra le due Camere del lavoro e sottoscrivere una patto di pacificazione, diramato dai rispettivi organi stampa, ecco il testo:
Agli operai di S. Secondo, Sissa, Trecasali e Viarolo,
Compagni lavoratori!
Un deplorevole dissidio nato da divergenze politiche, è trascorso malauguratamente in atti violenti, ha turbato la pace operosa delle nostre campagne e dei nostri paesi.
Voi siete persuasi, e noi siamo persuasi, che la violenza non è mezzo di lotta civile ed è il seme di odio e rancori rinnovellantisi con pericolo di degenerare in una guerra fraterna.
Voi questo non volete senza dubbio: ed è perché noi sottoscritti conosciamo il vostro sentimento, che abbiamo ascoltato una voce amica invitante alla pacificazione. Noi tutti di accordo, appartenenti a diverse correnti politiche, vi esortiamo a cessare dalla violenza stupida e inconcludente ed a riprendere subito gli usati rapporti di rispetto e di amicizia. Torni il sereno dopo la tempesta, che non può avere altra scusa all’infuori di quella di essere stata breve. Ricordiamoci che queste lotte violente, rompono la fratellanza operaia.
Fonti
- Altri episodi di violenza fascista, in “L’Idea”, 21 agosto 1920;
- Per i fatti di S. Secondo, in “L’Internazionale”, 21 agosto 1920;