Violenza Politica

Fascisti assaltano la cooperativa di Pieveottoville

Luogo: Pieveottoville (Zibello)

Il 10 aprile, un gruppo di fascisti provenienti dalle province di Parma, Piacenza e Cremona, dopo aver partecipato ad una cerimonia di commemorazione in onore di Bergamaschi, si diresse verso Pieveottoville (frazione di Zibello) e devastarono la cooperativa socialista, bastonando alcuni presenti[1].
La lega nazionale delle Cooperative ricostruì la vicenda in un memorandum:

Il 10 aprile nel ritorno da Busseto di un treno speciale (tramvie a vapore) da Pieveottoville viene fatto arrestare. Dal treno il quale pure era scortato da due camion di carabinieri scesero dei fascisti che con una manovra ben ardita devastarono nel modo più ignobile la Cooperativa senza ben inteso che nessuno dei carabinieri si muovesse.

La spedizione era stata guidata da Alcide Aimi, capo degli squadristi della Bassa. Fu l’inizio di una lunghissima serie di violenze che travolsero i comuni della Bassa e del Medio parmense, raggiungendo il picco in concomitanza delle elezioni politiche di maggio

[1] ACS, MI, PS, 1921, G1, b. 104, fasc. 220 “Parma, Fascio di combattimento”, Regia Prefettura della provincia di Parma, telegramma indirizzato al Ministero dell’Interno, senza oggetto, 11 aprile 1921; L’eroica bravata fascista di Pieveottoville, in “Il Proletario”, 16 aprile 1921.

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