Luogo: Sala Baganza
Nei primi giorni dell’agosto del 1922, in tutta Italia è proclamato lo sciopero legalitario contro le violenze fasciste. Mentre a Parma si costruiscono barricate contro l’assedio fascista, a pochi chilometri di distanza, a Sala Baganza, hanno luogo diversi episodi delittuosi. Il primo avviene il 4 agosto: Ettore Tanzi, «affittuario e fascista notissimo»[1] di Collecchio, stava trasportando assieme ai suoi fratelli alcuni carri carichi di casse di pomodori, diretto verso Sala Bassa. Le dinamiche del delitto non sono chiare: affrontati da alcuni scioperanti, volarono degli insulti, seguiti da alcuni spari che misero in fuga i fratelli Tanzi. Il cadavere di Ettore fu trovato poco metri distante, nei pressi del cimitero, ucciso da due colpi di arma da fuoco[2]. Questo omicidio ebbe però un tragico seguito; i fascisti infatti ordinarono una violenta spedizione punitiva contro Sala Baganza, che costò la vita a due sindacalisti.
[1] A Sala Baganza, in “L’Internazionale”, 12 agosto 1922.
[2] ACSP, Tribunale di Parma, Processi definiti dalla Corte d’Assise di Parma, 1922, b. 1180, fasc. “procedimento penale contro Carpi Adelmo”, Sentenza istruttoria nel procedimento penale contro Bergamaschi Mario, 19 gennaio 1923.