Luogo: Bianconese di Fontevivo
La sera del 14 agosto 1921 Giuseppe Pincolini, assieme all’amico Antonio Carretti, bevono e chiacchierano allegramente presso l’osteria Belli di Bianconese. I due sono noti sindacalisti, tra i più importanti organizzatori della zona. Mentre i due escono dal locale, un gruppo di fascista tende loro un agguato, si tratta di Arnaldo Furlotti, Eliseo Saccani e Aristodemo Aimi. Vengono sparati numerosi colpi, alcuni dei quali feriscono mortalmente Giuseppe Pincolini, mentre Carretti riesce ad inforcare la sua bici e a fuggire verso le campagne. Inizialmente i fasciste fanno ricadere la colpa dell’omicidio su Carretti, testimoniando che tra i due amici, ubriachi, era scoppiato un alterco. Le indagini dimostreranno invece la responsabilità fascista dietro l’assassinio[1].
[1] ACSP, Tribunale di Parma, Processi definiti dalla Corte di Assiste di Parma, 1922, b. 1180, fasc. “procedimento penale contro Carretti Antonio”.
Nell’immagine copertina un documento proveniente dal fascicolo del processo.