Luogo: Calestano
All’inizio di gennaio del 1920, durante i lavori di costruzione della strada Calestano-Lesignano Bagni, avviene uno scontro operai aderenti alla Camera del lavoro sindacalista rivoluzionaria e lavoratori aderenti al sindacato cattolico. I lavori erano infatti eseguiti dall’impresa Pellegrini, che impiegava quasi esclusivamente operai iscritti alla Camera sindacalista. Tre soli lavoratori risultavano aderenti all’Unione de Lavoro (sindacato cattolic0). Da qui, il tentativo da parte dei sindacalisti di vietare con la forza l’ingresso al cantiere ai tre “gialli”, espressione sprezzante usata nei confronti dei lavoratori non organizzati o dei crumiri. Nonostante le minacce, i tre rifiutarono di iscriversi alla Camera sindacalista: chiesero quindi aiuto ai carabinieri. L’intervento della forza pubblica – descritto da “L’Internazionale”, organo stampa dei sindacalisti, come un vero e proprio “assalto” – diede luogo a numerosi incidenti e l’arresto di tre persone. La Camera sindacalista in risposta proclamò lo sciopero generale.
Fonti:
- La lotta contro i “gialli” a Calestano, in “L’Internazionale”, 21 febbraio 1920;
- Per il diritto al lavoro e alla liberta di organizzazione, in “La Giovane Montagna”, 15 gennaio 1920.