Piazzale Inzani durante i giorni dell’agosto 1922 fu uno dei centri nevralgici della rivolta. Qui infatti gli Arditi del popolo avevano fissato la propria sede; poco più in là – in via Imbriani 52 – c’era invece la Camera confederale del lavoro, nei cui locali si tennero in quelle ore importanti incontri e riunioni.
A difesa del piazzale, fu eretta una barricata composta di materiale divelto dalle strade, lastroni di granito, tavole di legno e altri oggetti di fortuna. Così come per altre barricate costruite nei borghi adiacenti, lo scopo principale era quello di sbarrare l’ingresso ad eventuali attacchi fascisti provenienti da strada D’Azeglio. Nonostante i timore, in questa zona non si registrarono scontri significativi.
Barricata di piazzale Inzani, vista da strada D’Azeglio, agosto 1922 (foto Amoretti).